La storia di Pompei potrebbe cambiare. Un’iscrizione a carboncino sposta la data dell’eruzione da agosto ad ottobre.
POMPEI (NAPOLI) – Gli scavi nella Regio V di Pompei potrebbero cambiare la storia della città campana. Durante i lavori di recupero di reperti archeologici, è stata trovata un’iscrizione a carboncino che sposta la data dell’eruzione da agosto ad ottobre. La scritta segna il sedicesimo giorno prima delle candele di novembre e di conseguenza il 17 ottobre.
Pompei, il ministro Bonisoli: “Si tratta di una scoperta straordinaria”
Non si è fatto attendere il commento del ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli: “Si tratta di una scoperta straordinaria. Sono stato a Pompei e i nuovi scavi rappresentato l’eccezionale competenza del nostro Paese“.
Il direttore generale Massimo Osanna cerca di dare spiegazioni a questa scoperta: “Il merito potrebbe essere di un operaio buontempone che lo ha scritto sul muro di una stanza in ristrutturazione. Si tratta di una scoperta straordinaria soprattutto perché si può datare in maniera sicura l’eruzione. Già nell’ottocento un calco di ramo che fa bacche in autunno aveva fatto pensare ma ora abbiamo una sicurezza“.
La storia di Pompei si prepara a cambiare. Una delle eruzioni che ha devastato la città non sarebbe avvenuta il 24 agosto 79 d.c. come si poteva immaginare fino a qualche giorno fa. La scoperta fatta durante alcuni scavi ha posticipato la data di quasi due mesi fissandola al 17 ottobre. Nelle prossime settimane potrebbero essere fatte delle verifiche sul ritrovamento ma ormai non sembrano esserci dubbi.
Di seguito il post su Facebook di Alberto Bonisoli
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